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Pero Spadona. Tipica varietà dell’Italia Centrale di medie dimensioni, produttiva con polpa tenera succosa e fondente.
Fruttiferi vaso cm.
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Pero Spadona. Tipica varietà dell’Italia Centrale di medie dimensioni, produttiva con polpa tenera succosa e fondente. Non ammezzisce a maturazione, adatta per consumo fresco e per succhi. Maturazione inizio di agosto.


Pero Pirus communis (Rosaceae)

Rustico, teme i terreni sabbiosi, molto argillosi e calcarei se innestato su cotogno. Abbastanza esigente, preferisce una terra fresca, profonda, permeabile e ricca. Teme la siccità e i venti violenti. La distanza di piantagione varia secondo la forma degli alberi. Stesse indicazioni del melo per sesti di impianto e potatura.

IMPOLLINAZIONE: Anche se certe varietà sono autofertili (Guyot, Conference), il pero necessita la piantagione di almeno due varietà per fruttificare bene. Le migliori varietà impollinatrici sono: ‘Butirra Hardy’, ‘Decana del comizio’, ‘Passa Crassana’, ‘Kaiser’ e ‘William’.

FRUTTIFICAZIONE-RACCOLTA: Per ottenere bei frutti, bisogna praticare il diradamento a giugno, conservando solamente una o due pere posizionate all’esterno del corimbo. I frutti ottenuti saranno più grossi.

Trattamenti antiparassitari
 
Ticchiolatura: è la più temibile malattia fungina nel pero; la difesa ha inizio con un trattamento preventivo alla comparsa delle punte verdi o delle orecchiette di topo, con sali di rame o polisolfuro di calcio e prosegue poi con prodotti di copertura.
 
Psilla: arreca gravi danni imbrattando la vegetazione e soprattutto i frutti con una tipica melata scura che li rende incommerciabili; oggi viene operato il controllo biologico grazie all’azione di un insetto predatore, l’ “Anthocoris nemoralis” oppure fosforganici a largo spettro d’azione o l’uso di olii gialli (DNOC) alla ripresa vegetativa.